Le vostre testimonianze
La voce della dottoressa Locatelli
Chiara Locatelli è un medico dell'Unità operativa di Neonatologia del Policlinico di Sant'Orsola, responsabile dell'ambulatorio che ha in carico oltre 300 famiglie di bimbi con Trisomia 21La testimonianza di Maria
Maria ci racconta cosa vuol dire essere nella quotidianità sorella di una bimba con Trisomia 21
I vostri messaggi
Sillaba dopo sillaba
Le sessioni di formazione e i colloqui su Skype sono stati occasione di scambio, di condivisione e di crescita. È un'esperienza che ci ha già cambiato la vita, perché ci ha dato la possibilità di conoscere in maniera più approfondita il metodo Drezancic e di metterlo in pratica nel quotidiano, di capire e di migliorarci come genitori. Grazie a “Guarda come cresco” possiamo accompagnare la nostra bambina, sillaba dopo sillaba, alla scoperta del linguaggio, con la pazienza, la fatica e le soddisfazioni di ogni giorno.Il fatto di poter contare sulla Fondazione, sul progetto e su una logopedista fantastica è per noi davvero qualcosa di importante, che dà il senso di un cammino condiviso. Per tutto questo, guardando in avanti, giunga a tutti coloro che hanno creduto e reso possibile questo progetto, un grazie dal profondo del nostro cuore!
Liala
Non solo il linguaggio
Il lavoro fatto in questi mesi è stato importantissimo per noi e non solo dal punto di vista del miglioramento del linguaggio della nostra bimba; abbiamo ricevuto da questo percorso molteplici frutti su vari fronti. Con i consigli della logopedista abbiamo migliorato considerevolmente un problema che nostra figlia si porta dietro sin dai primi giorni di vita, ovvero un muco costante. Stiamo anche affrontando il problema del bruxismo da un punto di vista di occlusione, anche questo sempre grazie alle osservazioni ed indicazioni emerse durante gli incontri che abbiamo riportato all’ortodonzista. Potendo partecipare anche noi genitori agli incontri, la logopedista ci offre sempre indicazioni e spunti per poter continuare con il lavoro “a casa”, avendo quindi alla fine maggiori risultati. Non solo il percorso ha oggettivamente migliorato il linguaggio, ma stiamo anche usando le indicazioni per utilizzare la logopedia anche al fine di migliorare il livello cognitivo della nostra bimba e la nostra comunicazione con lei. Grazie alle capacità di inventiva della logopedista ed una buona attenzione al computer della nostra bimba abbiamo potuto continuare con buoni risultati con il percorso anche durante la chiusura provocata dall’emergenza; questo per noi è stato importantissimo sia per il supporto di aiuto concreto da utilizzare nel quotidiano, sia dal punto di vista psicologico sia per nostra figlia e sia per noi.Ci tengo infine a sottolineare che se non ci fosse stato il progetto “Guarda come Cresco” che è stato possibile grazie al lavoro della Fondazione Sant’Orsola, delle Associazioni ed i benefattori che lo hanno reso economicamente possibile, noi come famiglia non avremmo potuto sostenere economicamente un programma del genere.Daniela
La forza dell'empatia
Il mio piccolo è un bimbo di 4 anni e mezzo non solo con trisomia 21, ma anche con labio-palatoschisi (corretta con due interventi). Per tale ragione, le competenze dellacomunicazione verbale sono state ulteriormente penalizzate dalla patologia delle sue strutture anatomiche. Da quando però ha cominciato le sedute di logopedia con il progetto, ha fatto dei passi da gigante.
La bravissima logopedista è riuscita a stabilire con lui un rapporto di forte empatia, aiutandolo ad articolare suoni, sillabe e diverse parole. Sapere di poter proseguire anche durante il lockdown il percorso intrapreso e non perdere dei risultati importanti raggiunti, è stato davvero un sollievo: sapere di non essere abbandonati, di essere invece sostenuti dalla presenza anche a distanza, è stato davvero importante. Si sa che i rapporti umani hanno bisogno di essere alimentati continuamente; quello che ruota intorno al progetto, non sono solo obiettivi, percorsi, e finalità, ma sono soprattutto persone, stupende persone. In qualsiasi momento, non è la distanza quella che abbiamo percepito, ma un amore profondo. Quindi un grazie di cuore alla cara fondazione, ai suoi preziosissimi sostenitori, e alla bravissima logopedista.
Annalisa